Neem
Sinonimo: Albero del rosario
Nome botanico: Azadirachta indica
Famiglia: Meliaceae
Habitat originario
Himalaya meridionale, India, Birmania, Africa, America
Ingredienti
I semi e le foglie, che contengono diversi componenti, sono la parte più utilizzata.
Semi: azadiractina, limonoidi, terpeni, composti amari
Foglie: limonoidi, terpeni
Descrizione
L’albero del Neem cresce velocemente e prospera nei caldi climi tropicali. Quest’albero, che raggiunge un’altezza di 12 m, è ricoperto da una corteccia color grigio pallido, al di sotto della quale si trova un legno rossastro. Le foglie simili a quelle del frassino possono raggiungere una lunghezza di oltre 50 cm e formare un folta chiome ed espansa chioma. Fiori viola adornano l’albero da febbraio ad aprile emanando un profumo simile a quello del lillà. Da questi si sviluppano drupe dal colore giallo dorato, che contengono noccioli legnosi e sfaccettati.
Fatti interessanti
La famiglia delle Meliaceae include specie di alberi tropicali come il mogano.
In India l’albero del Neem è ritenuto la dimora di una delle più antiche divinità indiane: il dio Sitala, che nella mitologia è in grado di guarire il vaiolo. Quindi era abituale piantare l’albero vicino ai templi e di fronte alle case come protezione dalle malattie. I suoi rami erano usati per i riti del Nuovo Anno e per le cure primaverili. Quando nasceva un bambino i genitori erano soliti decorare con rami di Neem le capanne, così che il piccolo fosse benedetto dagli Dei. Per ricompensare Sitala dalla perdita di parti della sua dimora, le offerte sacrificali erano poste di fronte all’albero per pacificare la divinità prima di tagliare i rami.
Oggi il Neem viene ancora piantato lungo i viali principali e nei campi perché ombreggia, rinfresca l’aria e tiene lontano gli insetti. A causa dei suoi numerosi e differenti effetti, il Neem viene spesso chiamato in India con il nome di “farmacia del villaggio”. I ramoscelli di Neem sono anche usati come spazzolini per i denti. I giovani ramoscelli sono masticati sino a quando non sono consumati e poi usati per spazzolare i denti. Negli ultimi anni l’albero del Neem ha attratto l’attenzione del pubblico per una ragione diversa.
Nel 1995 alla compagnia americana W.R. Grace, ideatrice di un insetticida a base di Neem, fu conferito un brevetto sull’albero del Neem che fu poi ritirato dall’Ufficio Brevetti Europeo il 10 maggio del 2000.
Oltre mezzo milione di Indiani avevano protestato sulle strade di Bangalore contro questo brevetto e il tentativo di sottrarrei loro i diritti sul sacro albero del Neem.
Una visione diversa della pianta
Nell’albero del Neem i processi degli elementi calore, aria, acqua e terra sono uniformemente bilanciati. Nessuno di essi sembra predominare. Così, come pianta medicinale, il Neem armonizza in generale l’organismo e regola sia l’iperattività del sistema neurosensoriale, sia l’eccesso dei processi metabolici nella cute e negli annessi cutanei.
La pianta nei nostri prodotti
Le foglie di neem sono utilizzate da WALA dai tempi in cui Elisabeth Sigmund, la fondatrice della Dr. Hauschka Cosmesi, ha portato questo albero curativo da uno dei suoi viaggi studio in India. Gli estratti delle foglie si trovano in: